Nanotecnologie per la medicina e l'assistenza sanitaria MSc

University of Oxford

L'Istituto di Ingegneria Biomedica dell'Università di Oxford (Dipartimento di Scienze Ingegneristiche) e il Dipartimento per la Formazione Continua, in collaborazione con il Begbroke Science Park, offrono il Master part-time in Nanotecnologie per la Medicina e la Sanità.

Questo corso modulare avanzato è tenuto da scienziati ed esperti di spicco in questo campo in rapida evoluzione ed è stato progettato specificamente per coloro che desiderano una struttura di apprendimento modulare part-time, ad esempio per chi lavora a tempo pieno.

La nanomedicina è all'avanguardia nella sanità moderna. Le nanoparticelle offrono una nuova piattaforma per la somministrazione di farmaci in grado di estendere la "vita brevettuale" dei farmaci, ma anche di aumentare notevolmente l'obiettivo e l'efficacia della terapia. Possono anche migliorare la maggior parte delle modalità di imaging medico e, in alcuni casi, offrire una diagnosi e una terapia combinate, ora chiamate "terapeutiche".

I farmaci basati sulle nanoparticelle stanno entrando a far parte degli approcci principali per la diagnostica e la terapia. Una revisione del 2016 ha identificato 51 nanomedicine approvate dalla FDA e 77 prodotti in fase di sperimentazione clinica. Ad agosto 2018, erano stati completati o erano in corso 151 studi clinici che utilizzavano nanomateriali. Mentre la maggior parte di questi utilizzava materiali monofasici piuttosto semplici, si sta assistendo a una tendenza crescente verso nanomateriali multifunzionali più complessi e le possibilità che si prospettano sono entusiasmanti. I primi esempi sono il recente utilizzo di agenti basati su nanoparticelle lipidiche (LNP) per veicolare carichi nucleotidici per la vaccinazione (COVID-19 Vaccines | FDA) e per approcciare la terapia genica diretta al fegato (FDA approva la prima terapia mirata a base di RNA del suo genere per trattare una malattia rara | FDA). Inoltre, una serie di vettori virali su scala nanometrica continua a fare progressi e a ottenere l'approvazione (FDA Approves First Gene Therapy to Treat Adults with Hemophilia B | FDA).

La nanotecnologia sta fornendo la base per molti dei nuovi approcci alla medicina rigenerativa che si basano su strutture di impalcatura artificiale e offre soluzioni per molti dei biosensori point-of-care di nuova generazione e per alcuni degli strumenti avanzati di sequenziamento genico. Ci sono già i primi segnali di un miglioramento dei risultati sanitari e della creazione di nuove attività commerciali e industriali.

L'Istituto di Ingegneria Biomedica (IBME) dell'Università di Oxford, un istituto del Dipartimento di Scienze Ingegneristiche, è un centro interdisciplinare di livello mondiale per la ricerca sull'ingegneria biomedica, in cui ingegneri e medici collaborano per rispondere alle esigenze insoddisfatte nella prevenzione, nella diagnosi precoce e nel trattamento delle principali malattie e condizioni. Le missioni di ricerca principali dell'Istituto sono lo sviluppo di nuovi dispositivi, tecnologie e sistemi medici in grado di apportare benefici sostanziali all'assistenza sanitaria e la traduzione delle nuove tecnologie ingegneristiche nella pratica clinica.

Il Master in Nanotecnologie per la Medicina e l'Assistenza Sanitaria si basa sulla ricerca e sull'insegnamento di livello mondiale nel campo delle nanotecnologie e della nanomedicina presso l'Università di Oxford e mira a fornire la formazione necessaria per consentirti di comprendere i principi delle nanotecnologie e la loro applicazione nella ricerca medica e nella pratica clinica.

Il programma si rivolge a professionisti che lavorano nel settore commerciale o sanitario e che sviluppano o utilizzano le nanotecnologie nel loro lavoro, tra cui:

• ingegneri biomedici
• scienziati dei materiali
• imprenditori biotecnologici
• medici e dentisti
• chimici e farmacisti
• ingegneri elettrici
• responsabili di progetto in settori correlati
• agenti e avvocati specializzati in brevetti
• legislatori
• borsisti di ricerca clinica, laureati e altri ricercatori in un'area scientifica correlata.